mercoledì 18 aprile 2012

Torna Jaya Row in Italia

Anche quest'anno Jaya Row tornerà in Italia per diffondere la filosofia del Vedanta.
E lo farà con tre appuntamenti riportati qui di seguito:

Giovedì 24 maggio, ore 18,30 presso la sala incontri del Museo di Scienze Naturali di Torino in Via Giolitti 36, ci sarà una conferenza sul lavoro dal titolo: "L'Etica porta Business" che si basa su un seminario tenuto da Jaya Row al gruppo Tata.

Venerdì 25 maggio, ore 18,30 presso la sala conferenze della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino in piazza Carlo Alberto 3, conferenza dal titolo: "L'Attacamento non è Amore" sui rapporti d'affetto e d'amore e il significato del tremine "attacamento", spesso confuso con quello d'affetto e d'amore.

Sabato 26 maggio, ore 18,30 presso l'Ayurvedic Point in Corso sempione 63 a Milano, viene ripetuta la conferenza dal titolo: "L'Attacamento non è Amore"



L'anno scorso ho avuto l'onore ed il piacere di coadiuvarla nell'insegnamento dello yoga durante il seminario intitolato "Il sentiero verso la felicità". Ho tenuto tre sessioni intitolate rispettivamente:

- Yama e Niyama nella pratica dello Yoga: le dieci "indicazioni" per vivere in modo ispirato e rendere felici le      relzioni.
- Yoga: Asana e Pratyahara. Dal corpo al Sè profondo per liberare l'atività sensoriale dall'influenza degli oggetti esterni
- Tattva suddhi: un' esperienza yogica per rimuovere gli ostacoli spianando la strada al"moksha" (liberazione)



Sono state giornate molto intense in cui abbiamo accompagnato Jaya all'incontro con i giornalisti (su La Stampa è stato scritto un bell'articolo a firma di Marzia De Giuli http://vedantavision.org/articolo-la-stampa/articolo-la-stampa-su-jaya-row.html) ed organizzato anche una conferenza presso il Circolo dei Lettori di Torino


Nella foto siamo con la giornalista Anna Tamburini Torre


Alla fine del seminario ci siamo ritrovati in un bar della periferia di Torino a bere un thè e fra una chiaccherata e l'altra è nata quest' intervista....

Krish: Una laurea in micribiologia ed una rapida carriera da manager di successo. Che cosa ha ffato sccater il cambiamento?
Jaya Row: Ho incominciato ad applicare i principi del vedanta nel mio lavoro e vedevo che funzionavano. Poichè molte persone non trovavano il vedanta applicabile alla moderna vita quotidiana, ho deciso di lavorare per renderne comprensibili i valori.

K: Qual'e' stato il suo primo approccio al vedanta?
JR: I miei nonni mi introdussero agli insegnamenti di Swami Rama Tirtha e di Vivekananda.... l'ho subito trovati molto interesanti.

K: Quali sono oggi le maggiori diffcoltà per chi si avvicina al vedanta?
JR: Trovare i giusti insegnamenti... (si ferma, pensa...) Ed è difficile resistere alle pressioni della vita...
K: Come i soldi ...la causa di tante, grandi paure...
JR: Si...ma sono stata ispirata dal Mahatma Gandhi che ha detto: "Trovate una causa ed i mezzi seguiranno."
Quando trovi una giusta causa, i soldi non sono piu' un problema. Nel momento in cui ho lasciato il lavoro sono andata in contro ad una drastica riduzione delle entrate. Avevo ventisette anni ed un figlio appena nato. Ho semplificato la mia vita, ho detto stop agli alberghi a cinque stelle, stop ai profumi, ai vestiti e ad andare sempre al ristorante. Lavora con i tuo mezzi, anche con piccole risorse, vedrai che altre strade si apriranno. Mettete da parte la paura di non avere suffciente denaro e tutto andrà a posto per conto suo!

K: Gandhiji ha detto di trovare una giusta causa e nei tuoi insegnamenti si parla sempre dell'importanza dello svadharma. Sicuramente il periodo piu' importante per comprendere il proprio svadhrama (dharma personale,    il dharma inerente alla natura propria di un essere, potremmo definirlo in mdo piu' ampio talento, missione, scopo...)  è quello dell'adolescenza, quando si è in piena formazione.
JR: Prima trovi il tuo svadharma e prima smetti di brancolare nel buio!

K: La scuola e la famiglia hanno quindi una grandissima responsabilità...
JR: Sfortunatamente pero' certi valori non vengono insegnati e per questo motivo ho iniziato un programma in diverse scuole di Mumbai. Il programma è proposto in tre diverse lingue: hindi, marathi e gujarati e lavoriamo con bambini dai dieci anni in su', molti provengono anche dagli slum, dalle aree tribali e dalle zone rurali.

K: Piu' volte durante queste giornate, ha sottilineato l'importanza di vivere in modo semplice. Lo considera l'inzio della "svolta"?
JR: No! All'inzio del tuo percorso, mantieni il tuo stile di vita senza deprivarti. Poi quando vai avanti, viene naturale semplificare..... stop al trucco, stop ai gioielli....e non devo pensare a queste cose!!
Ma, non perseguire la semplicità come valore a sè.... e tutto verrà in automatico.

K: Molti occidentali pensano all'Oriente come fonte di spiritualità. Poi arrivano in quei luoghi e notano frotte di orientali alla ricerca di uno stile di vita occidentale....
JR: Nello specifico dell'India, capita poichè molti indiani non conoscono le proprie tradizioni spirituali , come appunto il vedanta. In India ci sono stati secoli di privazioni, quindi oggi, la psicologia dominante è quella dire " se per tanto tempo non ho potuto....adesso posso!". In Occidente, dove il benessere è maturato da piu' tempo, ci si accorge che non basta piu'....ed ecco che le persone arrivano in India!!! (sorride...)
Attenzione però, un minimo di benessere materiale è necessario per elevarsi. Vivekananda diceva: "Non puoi parlare del vedanta alle masse affamate.".

K: La cosa buffa è che parliamo del vedanta, della non dualità e poi ci si trova a parlare di Oriente, Occidente...una bella forma di dualità....
JR: Comunque non c'e' differenza fra quello che chiamiamo Oriente e Occidente. Parliamo di esseri umani.
Ed il messaggio del vedanta, ad esempio, è così potente che anche se parliamo due lingue diverse ha sempre un impatto molto importante.

K: Insegnando yoga ne ho studiato le radici filosofiche soprattutto nel Samkya. Come riuscire a mettere insieme yoga, samkya e vedanta?
JR: Lo yoga è parte del vedanta. Yoga è una parola sanscrita che deriva dalla radice jug, unire. E come vuoi che riesca l'individuo a ricongiungersi a Dio, all'Atman... Ci sono quattro strade nello Yoga: jiana per l'intelletto, bhakti per le emozioni, karma legato all'azione e ...l'hatha yoga per quando si è in uno stato indolenza, di pigrizia (ride in modo un po' provocatorio...) Molti insegnanti indiani hanno preso l'Hatha yoga e l'hanno insegnato come disciplina a sè. Non c'e' separazione, sono parte del tutto. Dopo aver particato e seguito tutte queste strade, allora, la mente diventa calma e....medita. Si entra nella condizione di uparati (raccoglimento interiore). Poi si pratica dharana e dhyana.... Invece hanno preso l'hatha dal basso e il dhyana dall'alto e li hanno impaccettati. Mancando i tre di mezzo....sono stati dimenticati!!

K: A volte si semplifica....si divide.....si pensa ai sei darshan (le sei scuole filosofiche) come in contrapposizione...
JR: No, non lo sono affatto....
K: O dopo anni di pratica dello Yoga ci ritrova ad avere tanta esperienza ed un grande Ego... 
JR. Beh....se lo Yoga non è ispirato....

K: Lei è sempre in viaggio attraverso molti paesi. Affacciandosi alla finestra del mondo, oggi nel 2011, cosa la turba di piu'?
JR: Ovunque nel mondo ci sono problemi con i giovani. Ormai hanno accesso a molte cose, troppo presto e senza una guida. Si richiede l'intelletto, ma non se ne conosce l'uso. Si distruggeranno con le loro azioni ancor prima delle generazioni precedenti.
K.: Tanto nel 2012 si dice che ci sarà la fine del Mondo...sarà proprio cosi'?
JR: Nel Vedanta è tutto continuità, non c'e' tremine. Finchè ci sono vasana, ci sarò proiezione del mondo. La fine verrà solo con l'illuminazione!
K: (ridendo...) Allora benvenga la fine del mondo!!!
JR: Auguriamoci di elevarci...al di spora del mondo!!!


                                      Per approfondire potete visitare: www.vedantavision.org





lunedì 9 aprile 2012

Tributo alla Picchioni, volontariamente semplice!

Non potevo non cominciare questo mio viaggio insieme a lei. Almeno in modo simbolico poichè un giorno mi disse "se mai verro' a trovarti in India, lo faro' a piedi..." Io, invece,  ci sono arrivato con un volo dell'Air India!

La Picchioni, all'anagrafe: Cinzia Picchioni. Insegnate di Yoga volontariamente semplice, poichè attiva sostenitrice del movimento chiamato "Semplicità volontaria".

Cinzia infatti è anche autrice dell'omonimo testo e delle pillole (che sono anche divertentissime, come del resto lo è anche lei!) che periodicamente vengono messe online, sul sito del Centro Studi Sereno Regis di Torino.



Definire la Semplicità Volontaria, non è semplice... Forse perchè abbiamo perso di vista CHI SIAMO e COSA SIAMO VENUTI A FARE...ecco perchè Cinzia la definisce uno stile di vita, proprio come lo Yoga. E poi, se volete saperne di piu' ( e dobbiamo tutti saperne di piu'!!!) comprate il libro o godetevi le pillole.....sono senza effetti collaterali...
anzi uno ce l'hanno:  AUMENTANO LA CONSAPEVOLEZZA!

Comunque vi parlero' spesso della Picchioni e delle Picchionate....

...e concludo questo tributo con un ricordo fotografico della presentazione del suo libro,
che abbiamo fatto insieme lo scorso novembre
presso la Gastronomia Vegetariana di Raffaella Goria a Torino.






Beh...inutile commentare...le nostre espressioni parlano da sole...
e la serata è stata anche molto piacevole!
Ah...c'era anche il pubblico (proprio come a teatro), ed erano in tanti!!!