Come passa il tempo… No, non intendevo i quasi due
mesi di silenzio; ma i tredici anni dal mio primo incontro con l’India!
Un paese che mi ha completamente catturato, un
paese che amo e che molte volte mi domando perche’…un paese che ho odiato,
anche se per brevi ma intensi momenti. Il paese in cui ho vissuto la fine del
2011 e quasi tutto il 2012.
Ma facciamo un salto indietro…
Calcutta: 31 dicembre 1999 – Vagavo per i mercati
di una delle città piu’ grandi dell’Asia accompagnato da una folla di pensieri
ed emozioni che con la stessa violenza del traffico e dei clacson inquinavano
la mia mente ormai stanca. Avrei voluto raggiungere Varanasi per incontrare il
Dalai Lama, ma l’agente di viaggio, al quale mi ero affidato, aveva preferito
spostarmi l’orario del treno, dicendomi che il viaggio notturno era piu’
tranquillo. Certo, peccato che il Dalai Lama non stesse ad aspettare proprio me!
Continuavo a comprare frutti o sacchetti di riso da regalare a qualche povero. E
siccome a Calcutta i poveri sono milioni era facile immaginare quanto mi “sentissi”
– e fossi- stupido. Mi “sentivo” un incrocio fra Madre Teresa ed il
protagonista de “La città della gioia”. Crollai e in preda al panico cercai un
telefono per chiamare in Italia, Sofia, la mia amata insegnante di teatro. Piansi,
le vomitai tutti i miei problemi esistenziali senza nemmeno sapere che ormai il
cancro la stava portando via. Come sempre le sue parole lenirono le mie ferite
e presto arrivo’ la sera e il mio treno per la città santa. Pensavo a tutte
quelle persone che si affannavano per festeggiare la fine del secolo in qualche
modo spettacolare. Il mio secolo finì in una cuccetta da sei con cinque
sconosciuti, tre hindu e due mussulmani, che mi offrirono cibo e chiacchere
come se facessi parte della loro quotidianità da sempre.
Il 31 dicembre 2011 mi trovavo a Pune ed
insieme ad Alex progettavo la quotidianità del vicino 2012, anno in cui sarei
stato un cittadino italiano residente all’estero. Ed il 2012 fu un anno ricco
di incontri ed esperienze uniche, l’anno in cui conobbi piu’ a fondo l’India, l’anno
in cui il mio rapporto con il subcontinente maturo’.
Ora è cominciato un nuovo anno, nuovamente in
Italia e vorrei incominciare ad ordinare questi tredici anni di esperienze
indiane… per poterle raccontare e rivivere attraverso questo blog, che era nato
per parlare di Yoga e Ayurveda. Ma…cosa sarebbero per me lo Yoga e l’Ayurveda
senza l’India?
Sicuramente non sarebbero potuti esistere… ed è
questo il motivo per cui, da quest’anno scrivero’ piu’ spesso e anche di India.
Per condividere le mie esperienze, per cercare di comprendere meglio questo
grande amore, per divulgare cose che forse non tutti sappiamo, senza nessuna
pretesa da giornalista o da scrittore. Manco fossi William Darlymple… Solo e
sempre aprendo il cuore e lasciando fluire l’emozioni
E allora…colgo l’occasione per augurarvi un 2013
ricco di Pace, Amore, Luce e Prosperità!! Restate con Swastha project!!
Krish B.