venerdì 30 novembre 2012

Gestazione e Maternità con lo Yoga e con...The Milk Bar!




“GESTAZIONE & MATERNITA’

CON LO YOGA”

 

CONFERENZA SABATO 1 DICEMBRE ORE 17.00

C/O THE MILK BAR VIA BODONI 7/G TORINO





Questa potrà sembrare una segnalazione tardiva…ma non lo è…..poichè non vogliamo segnalare solo un semplice evento, ma anche un progetto, un nuova realtà nata nel cuore di Torino.

Parliamo di “The Milk Bar” un negozio ed un luogo d’incontro dedicato alla gravidanza, allattamento e maternità.
Affacciate su via Bodoni, proprio di fronte al Conservatorio (che spesso fa da dolce colonna sonora a quel grazioso ed educato angolo della città), ci sono le vetrine da cui si scorgono simpatici ed utili abiti per le mamme in attesa.
Una volta entrati…un morbido divano, la caraffa dell’acqua e la calda accoglienza ti fanno subito capire che quello non è un semplice negozio, ma qualcosa in piu’. Un luogo in cui poter parlare anche con delle professioniste, ricevere consigli ed indicazioni per vivere quella speciale fase della vita in modo naturale ed armonioso.

     


E proprio per guidarci a scoprire cosa consigliano le tradizioni dello Yoga, il Circolo Soham organizza la conferenza intitolata appunto “ Gestazione e Maternità con lo Yoga”. Infatti….quasi dimenticavamo che nel negozio c’è anche una bella scala di legno che scendendo ci porta in una zona in cui vengono organizzati gli eventi e le lezioni di yoga (c’è anche un bellissimo fasciatoio in stile nordico, per cambiare i bimbi!!).

La conferenza (come le lezioni) sarà tenuta dalla Sanyasi Sarita, nome iniziatico (secondo la tradizione yogica del metodo Satyananda) di Angela Swidinsky, insegnante e formatrice con esperienza ventennale, che nel 2000 ha fondato Soham www.circolosoham.it, una realtà che si occupa della diffusione dello Yoga e dell’Ayurveda ( Sarita ha conseguito anche il Diploma di Operatrice Ayurvedica del Centro di Cultura Ayurvedica Abhaya Dana di Torino).

E allora…se questa volta magari è un po’ tardi per partecipare alla conferenza (ma poi cosa dovete fare domani??) potrete sempre visitare “The Milk Bar” o tenervi aggiornati sui loro eventi!        www.themilkbar.it

 

giovedì 8 novembre 2012

Occhi azzurri, gambe storte e sclerosi multipla

Ho il piacere e la voglia di segnalare questa bella intervista fatta Nicoletta Mantovani da una brava Cristina Parodi, durante il suo programma per La7: Cristina Parodi Live.


 
 

La malattia, il rapporto medico-paziente, l’amore, vivere e cogliere il momento, combattere e rinascere…sono alcuni elementi di quest’intervista, interessante e piacevole. Per riflettere su temi fondamentali con la “leggerezza” di un momento televisivo.
 
Buona visione!
(K-Ch.B.) 

domenica 4 novembre 2012

I testi ayurvedici del Dottor Iannaccone


Durante il nostro viaggio romano, abbiamo avuto il piacere di reincontrare il Dott. Ernesto Iannaccone, che ci ha fatto l’onore di donarci una copia di uno dei suoi ultimi libri: “Formule d’immortalità”.

E’ sempre illuminante e piacevole leggere gli scritti del Dr. Iannaccone, medico specialista in igiene e medicina preventiva ed esperto in Ayurveda. Da molti anni ormai si dedica alla traduzione dei testi classici: è sua la prima traduzione italiana degli Sutrasthana della Charaka Samhita.

Illuminante poiché porta alla luce testi che altrimenti rimarrebbero di difficile comprensione. Piacevole poiché, attraverso sue acute riflessioni, invita la lettrice ed il lettore a riflettere e a rivedere il proprio modo di comprendere o di vivere  l’Ayurveda.
 



A chi ancora non lo conosce, consigliamo di farlo attraverso la lettura di “Ayurveda – La medicina dell’armonia tra l’uomo e l’universo” Tecniche Nuove Edizioni.
 
 
 
Un testo in cui l’autore inizia compiendo un’analisi impietosa della medicina convenzionale, evidenziandone i limiti reali. Di seguito illustra i principi dell’Ayurveda e la sua pratica quotidiana: dieta, prevenzione, cura con le piante… I percorsi della salute e della malattia sono individuati e descritti con chiarezza, insieme con un esame approfondito delle procedure diagnostiche e terapeutiche. L’Ayurveda, però, non è soltanto un sistema medico: costituisce anche una via all’autoconoscenza, una strada per il risveglio interiore, motivo più profondo dell’essere al mondo. Gli ultimi capitoli accompagnano lungo questo viaggio alla scoperta del proprio sé più intimo e luminoso, offrendo una visione non consueta dell’uomo e dei suoi processi psichici e spirituali.
 
 

Di seguito elenchiamo gli altri suoi testi:
 
       


 
 
 
“Ayurveda Maharishi – Una visione scientifica del piu’ antico sistema di medicina naturale” . Tecniche Nuove Edizioni
“Ayurveda, la scienza della pienezza della vita – Un antico insegnamento sulla medicina”. Tecniche Nuove Edizioni
 
“Medicina Ayurvedica – Guarigione e ricerca della verità”. FN Editrice
 
“Formule d’immortalità – La terapia Rasayana nei testi classici dell’Ayurveda”. Laksmi Edizioni
(Visitate il sito www.laksmiedizioni.it per scoprire una casa editrice veramente interessante con testi imperdibili per gli appassionati di yoga, ayurveda e filosofia indiana)
 
“Il filo degli insegnamenti” Edizione ilmiolibro.it
Traduzione integrale del Sutrasthana della Charaka Samhita con estratti dell'Ayurveda Dipika di Chakrapani.
La Charaka Samhita è il trattato più antico ed autorevole sulla medicina ayurvedica. Il Sutrasthana, 'Libro degli insegnamenti ', ne costituisce la prima sezione ed allo stesso tempo il cuore. Esso contiene l'esposizione dettagliata dei principi fondamentali dell'Ayurveda, delle norme igieniche e dietetiche di prevenzione,dei metodi di diagnosi e cura. Il presente libro costituisce la prima traduzione italiana integrale dell'opera,con testo sanscrito a fronte, ed è arricchito da estratti dell'Ayurveda Dipika, il commentario di Chakrapani che chiarisce i passi più difficili e complessi dell'opera.La lettura de 'Il filo degli insegnamenti' è consigliata a quanti desiderano conoscere in modo diretto, senza filtri o mediazioni, il pensiero originale dei maestri antichi dell'Ayurveda
 
E in attesa del nostro primo libro (presto!! - ma per ora non vi diciamo altro...), concludiamo augurandovi una buona lettura con i testi del Dottor Iannaccone!!

(A.H.S.V. & K-Ch.B.)



 


giovedì 4 ottobre 2012

Doppio appuntamento con l'Ayurveda a Roma


Sabato 20 e Domenica 21 OTTOBRE - Doppio appuntamento con l’Ayurveda a Roma!!!

Dopo aver vissuto un anno in India, Alex e Krish* creatori di Swastha project (www.swasthaproject.com)  vi aspettano nella capitale per la nascita di una collaborazione con Asia darshana, ONG riconosciuta dall’ONU – Organizzazione Nazioni Unite (www.asiadarshana.com)

Si comincia sabato 20 con un seminario sul Massaggio Ayurvedico con le polveri – Udvartanam, condotto da Alex (Alexander Hau Singh Valencia)
 
 

Nella Tradizione Ayurvedica con l'"Udvartanam" il corpo viene cosparso di una speciale pasta erbale stimolante che poi viene fatta asciugare ed in seguito gentilmente rimossa, come un peeling corpo naturale. Rende la pelle morbida e liscia come seta; nutre, purifica l'epidermide e migliora la micro-circolazione capillare; cura l'eccessiva sudorazione.
Udvartanam è consigliato in Ayurveda in caso di forte obesità, in presenza di kapha elevato quando ogni olio è sconsigliato, per tonificare i muscoli, ridurre il gonfiore dalle articolazione e donare luminosità alla pelle. E’ utilizzato anche in caso di pitta elevato, con un ritmo ed una pressione ridotta, per sfruttare l’effetto benefico delle piante impiegate, ad esempio in caso di problematiche alla pelle.

La finalità di Udvartanam, è rivolta soprattutto al trattamento dei tessuti kapha che beneficiano di un’azione di stimolazione meccanica, di riduzione del dosha, di preparazione a trattamenti piu’ specifici come ad esempio quelli delle adiposità localizzate. Sostiene la depurazione e il dimagrimento, è drenate e purificante

Domenica 21 invece sarà dedicata all’Alimentazione e alla Cucina ayurvedica
 
 

Krish (Christian Benvenuti) partirà dall’ABC dell’Alimentazione Ayurvedica, cominciando dalla consapevolezza ci si immergerà nella pratica della cucina: un pasto bilanciato in cui “Occidente” ed “Oriente” si incontrano. Un delizioso riso, una porzione di verdure crude, una di verdure cotte ed un legume. Il tutto da gustare insieme durante il pranzo…e il dolce??

Lo si degusterà nel  pomeriggio, accompagnato da una piacevole tisana, per concludere la giornata con riflessioni, domande e approfondimenti.

Attraverso la semplicità della pratica il programma affronterà i punti base dell'alimentazione ayurvedica (classificazione degli alimenti e delle spezie, effetto delle stagioni e dei metodi di preparazione,...)  fino ad arrivare alla teoria  ( "rasa" gusto ed effetto sui dosha, "virya" potenza, "vipaka" effetto post-digestivo, …) senza tralasciare gli aspetti energetici e spirituali

Entrambi gli appuntamenti si svolgeranno presso l’Hotel York di Roma

Marilena Capuzzimati, presidente di Asia Darshana ha concordato con l’albergo tariffe super-agevolate per chi desidera pernottare e/o pranzare presso la struttura ( 12 euro per il pranzo, 49 per la doppia e 32 per la singola)
La quota di partecipazione ai corsi invece è di 80 euro a giornata, piu’ 30 di tessera associativa (per chi desidera partecipare a tutte e due le giornate il prezzo è di 140)

 Per iscrizioni o informazioni potete scrivere a asiadarshana@gmail.com o contattare il 320 3285749

 
* Alex e Krish si occupano di Ayurveda e Yoga, nel 2004 fondarono a Torino il Centro di Cultura Ayurvedica Abhaya Dana.  Compiono numerosi viaggio studio e di ricerca in India e nel 2011 si trasferiscono per un anno a Pune dove fonderanno PranaVeda Healthcare. Creatori di Swastha project, attraverso il blog, scrivono di Yoga e Ayurveda ed operano come free- lance.
 

(é.t.)

martedì 31 luglio 2012

Ayurveda, scienza delle relazioni

Stavo navigando su youtube, quando mi sono imbattuto nel canale di nonsoloanima.tv ed ho visto un video con un titolo che mi ha incuriosito molto: "Ayurveda, scienza delle relazioni".

Ma come?? Ayurveda non significa scienza della lunga vita??? - o meglio conoscenza della lunga vita???

Si, letteralmente la parola sancrita ayurveda, deriva dall'unione di ayus e veda. Ayus lo possiamo tradurre come vita o piu' propriamente come lunghezza o durata della vita. Veda significa conoscenza, quindi anche consapevolezza (e senza tante speculazioni, di conseguenza anche scienza.)

Ma allora il tiolo del video non è corretto!!! Invece no, è correttissimo e molto illuminante... E lo spiega molto bene il Dr. Antonio Morandi, direttore dell' Ayurvedic Point di Milano.

Ed è bello sentire queste parole da uno scienziato...  Inutile aggiungere altro, godetevi l'intervista.



 E visto che siamo in tema di non dualità, di non separzione, di unione delle relazione, di unione di mente, corpo e spirito... Vi suggerisco (per par condicio - brrr...quanto odio questa parola... - con lo Yoga) un'altro video con un' interessante intervista ad Ana Forrest.



Due video all'insegna dell'unione di Corpo, Mente e Spirito!!! Senza questa unione non possiamo pensare di raggiungere quello che chiamiamo Benessere.

E per raggiungere questa unione, ogni strumento puo' essere valido! La conoscenza è fondamentale, ma attenzione a non trascuare il cuore... Altrimenti rischieremo di non raggiungere mai il Vaikuntha, la dimora celeste del Dio Vishnu, quel luogo in cui il kuntha (blocco dell'intelletto) cessa di esistere e fluiscono liberamente ispirazione, conoscenza, energia e forza vitale.

Termino quindi con l'augurio che ogni mia lettrice ed ogni mio lettore possa raggiungere, anche solo per un intenso momento, il Vaikunta!!!

martedì 24 luglio 2012

Ubriacati pure...tanto c'e' l'Ayurveda!

Mi sono sempre domandato: "Ma quanto bevono gli indiani?". Ed ora che vivo in India, posso rispondere: "Tanto, troppo!!!". Purtroppo.... E si, quello dell'alcoolismo in India sta diventando un problema molto grande, una vera e propria piaga sociale.
Non voglio parlare di percentuali (non credo alle statistiche!!), ma quasi oni giorno i giornali indiani riportani tristi e drammatiche storie.

Storie di alcool legate a povertà, sfruttamento, prostituzione, criminalità, disperazione...

Ma l'alcool in India fa parte anche del costume sociale. Purtroppo... Sono appena tornato da ua vacanza a Goa e non c'e' spiaggia dove non arrivino frotte di indiani che passano le giornate bevendo birre e superalcoolici fino a cadere vestiti nell'acqua (e meno male che ci sono solerti bagnini che accorrono anche con le jeep a trarli in salvo, salvo poi dargli una bastonata....)
E non c'e' locale che non offra happy hour o serata ad ingresso fisso con bevute illimitate.

Ok...a Goa ci sono leggi piu' permissive....ma venite a Pune e spesso vedrete gente ubriaca addormentarsi per strada...


Ma cosa c'entra l'Ayurveda in tutto questo??? 



Proprio a Goa, l'altro giorno ho scoperto (con un po' di stupore) un prodotto ayurvedico che si chiama "PartySmart" prodotto dalla famosa Himalaya. Una miscela di erbe ayurvediche per contrastare gli effetti di una sbornia... Che dire...  lascio ogni commento, ma rimando gli appassionati di ayurveda al sito del prodotto, che propone anche una interessante serie di monografie sulle erbe che compongono il prodotto stesso:    http://www.partysmart.net/in/flash/stage.html


P.S.: Buona lettera e....non essendo astemio non posso dirvi di non bere...ma riflettiamo insieme sulla pericolosità dell'alcool

lunedì 9 luglio 2012

Rann of Kutch

Nonostante il terremoto del 2001, Bhuj resta una cittadina sicura e ricca di storia. E' il punto di partenza per le visite nel bellissimo Kutch (ricordatevi che è obbligatorio avere una guida, l'autista ed un permesso speciale rilasciato dalle autorità!) Un posto indimenticabile al quale vogliamo dedicare questa serie di nostre fotografie.

Ecco il sito dell'ufficio del turismo del Gujarat: http://www.gujarattourism.com




















Visita al Sivananda Balakashram

Si sta avvicinando il mio compleanno ed ecco che mi torna in mente come ho trascorso quello di due anni fa….

Mi trovavo a Bhuj, nel Rann del Kutch remota zona nello stato del Gujarat, in India quasi al confine col Pakistan.
Il Rann del Kutch è di una bellezza conturbante e Bhuj è la città principale della zona, tristemente nota alle cronache per un terribile terremoto che nel 2001 la distrusse uccidendo un quinto della popolazione.

Dal diario del 16 agosto 2010.



La sveglia suona elle cinque, mi alzo e dopo la doccia esco alla ricerca di un richshaw, è ancora buio e devo raggiungere il Sivananda Balakashram ai piedi della collina di Tapkeshwari. Con gioia ho accettato l’invito del Sanyasi Prem Mani, ad unirmi alla lezione di yoga mattutina e così oggi i dodici ragazzi (balak) residenti avranno un compagno in piu’. Questo ashram è nato su ispirazione di Swami Satyananda Saraswati per accogliere i bambini che proprio quel maledetto 26 gennaio 2001 persero la famiglia.




Arrivo all’ashram, entro dal cancelletto accostato e mi dirigo verso la sala dello yoga.
I ragazzini stanno entrando, ognuno con la sua coperta ed io timidamente mi sistemo verso il fondo. Qualcuno si gira e mi sorride, tutti mi accolgono in silenzio ma con quella profonda accettazione inclusivista tipica dell’India.
Il piu’ grande guida la lezione ed incominciamo recitando i mantra.



Per undici volte il Mahamrityunjaya mantra:

Om tryambakam yajaamahe sugandhim pustivardhanam
urvaarukamiva bandhanaat mrityormukshiya maamritaat


Poi, Gayatri mantra per altre undici volte:

Om bhoorbhuvah svaha tatsaviturvarenyam bhargo
devasya dheemahi dhiyo yo nah prachodayaat


E terminiamo con i trentadue nomi della dea Durga (recitati tre volte)
Seguono poi alcune pratiche di Pawamuktasana, delle posture (asana) e qualche pratica di pranayama. Terminiamo con il silenzio ed anche quando i ragazzi tornano nelle loro stanno resto a godermi il silenzio ed il potere di quella semplice pratica quotidiana (sadhana) che molte volte preso dalla pigrizia ho trascurato.

Mi fanno poi cenno che la colazione è pronta e mi dirigo verso il refettorio. Due uomini che lavorano in cucina mi indicano un bicchiere per  il chai e mi sporgono una ciotolina con dei ceci arrostiti in un masala.
Seduti a terra consumiamo in silenzio la colazione. E’un silenzio carico di gioia di “consapevole presenza”. Mi viene in mente a quante volte mi sono trovato annoiato o di corsa davanti ad un’ abbondante e ricca colazione all’italiana…
Poi ci siamo riuniti in una stanza in cui dormono, a fare qualche chiacchera ed i ragazzi mi raccontano della loro vita e dei loro studi.

Al momento sono gli unici a vivere nell’ashram insieme ad alcuni uomini che si occupano dei lavori e alla loro guida Prem Mani. E giunto per loro il momento di andare a scuola ( La Yoga Foundation provvedere al vitto e alloggio in ashram, all’educazione yogica e a quella scolastica che si svolge in istituti esterni).


Ci salutiamo e come sempre i loro occhi sono carichi di luce ed i sorrisi pieni di gioia.
Sogni, dolori, ambizioni, esperienze… Ogni volta un grande dono e sembrerà retorico, ma anche un grande insegnamento sulla preziosità della Vita.





Se non riuscite a visitare l' ashram di persona, tramite il sito potrete essere informata sui loro progetti:


lunedì 11 giugno 2012

News da PranaVeda Healthcare

                                                                                    

Il nostro operatore Mr Ramesh R. Padhankar dimostra alcuni passagggi  di Abhyanga ( il tradizionale massaggio ayurvedico) Tutti i trattamenti ayurvedici ed i wellness treatments sono effettuati presso PranaVeda Healthcare di Pune (India) sotto l'esperta supervisione di Mr. Alexander Hau Singh Valencia (Directors e Advance Trainer for All Ayurvedic and Wellness Treatments)


 


Yama, Niyama e il cannibale vegetariano



Un libro ed una guida preziosa 
per risvegliare le nostre coscienze 
ed aumentare la nostra conoscenza...
 in accordo con i principi yogici di Yama e Niyama.

Ahimsa: non violenza - Il vegetarianesimo è una strada per imparare ad applicare la non violenza
Satya: verità - Certe cose le dobbiamo sapere!!! (non fingiamo di ignorare...)
Asteya: non rubare - Quanti cuccioli rubiamo mangiando carne??
Brahmacharya: camminare nella direzione di Dio - Uccidendo???
Aparigraha: non possesso - Gli animali non sono proprietà dell'uomo!....

Shaucha: pulizia, purificazione - Alcuni componenti della carne sono chiamati cadaverine, putrescine...            (beh...mi sembra tutto detto...)
Santosha: accontentamento - Imparare a mangiare per nutrirsi e non per soddisfare le nostre voglie...
Tapas: disciplina - Possiamo cominciare dall'alimentazione...
Svadhyaya: studio di se stessi, studio dei testi - ecco che "Il cannibale vegetariano" è un buon strumento di studio...
Ishvara-pranidhana: arrendevolezza a qualcosa piu' grande di noi, alla forza universale - e l'Universo ha bisogno di scelte etiche!...







 
Un ossimoro! alias due termini antitetici accostati. Un cannibale potrebbe mai essere vegetariano? certo che sì, spiego ai dotti e all’ inclita guarnigione. Sapete perché? perché, se vegetariano è colui che non si nutre delle carni di animali, questo signore (il vegetariano) non possiamo escludere che si nutra di suoi conspecifici, cioé  di altri esseri umani!
E quindi! si tratta forse di un ricettario a base di carni e organi estratti da cadaveri?
Assolutamente no!
Nel Cannibale Vegetariano racconto la storia della nostra specie dal punto di vista dell’ alimentazione.
L’ho scritto io, di conseguenza è un libro denso di informazioni e riflessioni non da poco.
Leggere per credere. Che cosa? che siamo tutti vegetariani, anche chi non lo è!






P.S. Quando parlo di carne, parlo della carne di tutti gli animali!! 
Anche dei pesci!!! Basta con il concetto di carne e pesce!! Anche il pesce è carne!!!

mercoledì 18 aprile 2012

Torna Jaya Row in Italia

Anche quest'anno Jaya Row tornerà in Italia per diffondere la filosofia del Vedanta.
E lo farà con tre appuntamenti riportati qui di seguito:

Giovedì 24 maggio, ore 18,30 presso la sala incontri del Museo di Scienze Naturali di Torino in Via Giolitti 36, ci sarà una conferenza sul lavoro dal titolo: "L'Etica porta Business" che si basa su un seminario tenuto da Jaya Row al gruppo Tata.

Venerdì 25 maggio, ore 18,30 presso la sala conferenze della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino in piazza Carlo Alberto 3, conferenza dal titolo: "L'Attacamento non è Amore" sui rapporti d'affetto e d'amore e il significato del tremine "attacamento", spesso confuso con quello d'affetto e d'amore.

Sabato 26 maggio, ore 18,30 presso l'Ayurvedic Point in Corso sempione 63 a Milano, viene ripetuta la conferenza dal titolo: "L'Attacamento non è Amore"



L'anno scorso ho avuto l'onore ed il piacere di coadiuvarla nell'insegnamento dello yoga durante il seminario intitolato "Il sentiero verso la felicità". Ho tenuto tre sessioni intitolate rispettivamente:

- Yama e Niyama nella pratica dello Yoga: le dieci "indicazioni" per vivere in modo ispirato e rendere felici le      relzioni.
- Yoga: Asana e Pratyahara. Dal corpo al Sè profondo per liberare l'atività sensoriale dall'influenza degli oggetti esterni
- Tattva suddhi: un' esperienza yogica per rimuovere gli ostacoli spianando la strada al"moksha" (liberazione)



Sono state giornate molto intense in cui abbiamo accompagnato Jaya all'incontro con i giornalisti (su La Stampa è stato scritto un bell'articolo a firma di Marzia De Giuli http://vedantavision.org/articolo-la-stampa/articolo-la-stampa-su-jaya-row.html) ed organizzato anche una conferenza presso il Circolo dei Lettori di Torino


Nella foto siamo con la giornalista Anna Tamburini Torre


Alla fine del seminario ci siamo ritrovati in un bar della periferia di Torino a bere un thè e fra una chiaccherata e l'altra è nata quest' intervista....

Krish: Una laurea in micribiologia ed una rapida carriera da manager di successo. Che cosa ha ffato sccater il cambiamento?
Jaya Row: Ho incominciato ad applicare i principi del vedanta nel mio lavoro e vedevo che funzionavano. Poichè molte persone non trovavano il vedanta applicabile alla moderna vita quotidiana, ho deciso di lavorare per renderne comprensibili i valori.

K: Qual'e' stato il suo primo approccio al vedanta?
JR: I miei nonni mi introdussero agli insegnamenti di Swami Rama Tirtha e di Vivekananda.... l'ho subito trovati molto interesanti.

K: Quali sono oggi le maggiori diffcoltà per chi si avvicina al vedanta?
JR: Trovare i giusti insegnamenti... (si ferma, pensa...) Ed è difficile resistere alle pressioni della vita...
K: Come i soldi ...la causa di tante, grandi paure...
JR: Si...ma sono stata ispirata dal Mahatma Gandhi che ha detto: "Trovate una causa ed i mezzi seguiranno."
Quando trovi una giusta causa, i soldi non sono piu' un problema. Nel momento in cui ho lasciato il lavoro sono andata in contro ad una drastica riduzione delle entrate. Avevo ventisette anni ed un figlio appena nato. Ho semplificato la mia vita, ho detto stop agli alberghi a cinque stelle, stop ai profumi, ai vestiti e ad andare sempre al ristorante. Lavora con i tuo mezzi, anche con piccole risorse, vedrai che altre strade si apriranno. Mettete da parte la paura di non avere suffciente denaro e tutto andrà a posto per conto suo!

K: Gandhiji ha detto di trovare una giusta causa e nei tuoi insegnamenti si parla sempre dell'importanza dello svadharma. Sicuramente il periodo piu' importante per comprendere il proprio svadhrama (dharma personale,    il dharma inerente alla natura propria di un essere, potremmo definirlo in mdo piu' ampio talento, missione, scopo...)  è quello dell'adolescenza, quando si è in piena formazione.
JR: Prima trovi il tuo svadharma e prima smetti di brancolare nel buio!

K: La scuola e la famiglia hanno quindi una grandissima responsabilità...
JR: Sfortunatamente pero' certi valori non vengono insegnati e per questo motivo ho iniziato un programma in diverse scuole di Mumbai. Il programma è proposto in tre diverse lingue: hindi, marathi e gujarati e lavoriamo con bambini dai dieci anni in su', molti provengono anche dagli slum, dalle aree tribali e dalle zone rurali.

K: Piu' volte durante queste giornate, ha sottilineato l'importanza di vivere in modo semplice. Lo considera l'inzio della "svolta"?
JR: No! All'inzio del tuo percorso, mantieni il tuo stile di vita senza deprivarti. Poi quando vai avanti, viene naturale semplificare..... stop al trucco, stop ai gioielli....e non devo pensare a queste cose!!
Ma, non perseguire la semplicità come valore a sè.... e tutto verrà in automatico.

K: Molti occidentali pensano all'Oriente come fonte di spiritualità. Poi arrivano in quei luoghi e notano frotte di orientali alla ricerca di uno stile di vita occidentale....
JR: Nello specifico dell'India, capita poichè molti indiani non conoscono le proprie tradizioni spirituali , come appunto il vedanta. In India ci sono stati secoli di privazioni, quindi oggi, la psicologia dominante è quella dire " se per tanto tempo non ho potuto....adesso posso!". In Occidente, dove il benessere è maturato da piu' tempo, ci si accorge che non basta piu'....ed ecco che le persone arrivano in India!!! (sorride...)
Attenzione però, un minimo di benessere materiale è necessario per elevarsi. Vivekananda diceva: "Non puoi parlare del vedanta alle masse affamate.".

K: La cosa buffa è che parliamo del vedanta, della non dualità e poi ci si trova a parlare di Oriente, Occidente...una bella forma di dualità....
JR: Comunque non c'e' differenza fra quello che chiamiamo Oriente e Occidente. Parliamo di esseri umani.
Ed il messaggio del vedanta, ad esempio, è così potente che anche se parliamo due lingue diverse ha sempre un impatto molto importante.

K: Insegnando yoga ne ho studiato le radici filosofiche soprattutto nel Samkya. Come riuscire a mettere insieme yoga, samkya e vedanta?
JR: Lo yoga è parte del vedanta. Yoga è una parola sanscrita che deriva dalla radice jug, unire. E come vuoi che riesca l'individuo a ricongiungersi a Dio, all'Atman... Ci sono quattro strade nello Yoga: jiana per l'intelletto, bhakti per le emozioni, karma legato all'azione e ...l'hatha yoga per quando si è in uno stato indolenza, di pigrizia (ride in modo un po' provocatorio...) Molti insegnanti indiani hanno preso l'Hatha yoga e l'hanno insegnato come disciplina a sè. Non c'e' separazione, sono parte del tutto. Dopo aver particato e seguito tutte queste strade, allora, la mente diventa calma e....medita. Si entra nella condizione di uparati (raccoglimento interiore). Poi si pratica dharana e dhyana.... Invece hanno preso l'hatha dal basso e il dhyana dall'alto e li hanno impaccettati. Mancando i tre di mezzo....sono stati dimenticati!!

K: A volte si semplifica....si divide.....si pensa ai sei darshan (le sei scuole filosofiche) come in contrapposizione...
JR: No, non lo sono affatto....
K: O dopo anni di pratica dello Yoga ci ritrova ad avere tanta esperienza ed un grande Ego... 
JR. Beh....se lo Yoga non è ispirato....

K: Lei è sempre in viaggio attraverso molti paesi. Affacciandosi alla finestra del mondo, oggi nel 2011, cosa la turba di piu'?
JR: Ovunque nel mondo ci sono problemi con i giovani. Ormai hanno accesso a molte cose, troppo presto e senza una guida. Si richiede l'intelletto, ma non se ne conosce l'uso. Si distruggeranno con le loro azioni ancor prima delle generazioni precedenti.
K.: Tanto nel 2012 si dice che ci sarà la fine del Mondo...sarà proprio cosi'?
JR: Nel Vedanta è tutto continuità, non c'e' tremine. Finchè ci sono vasana, ci sarò proiezione del mondo. La fine verrà solo con l'illuminazione!
K: (ridendo...) Allora benvenga la fine del mondo!!!
JR: Auguriamoci di elevarci...al di spora del mondo!!!


                                      Per approfondire potete visitare: www.vedantavision.org





lunedì 9 aprile 2012

Tributo alla Picchioni, volontariamente semplice!

Non potevo non cominciare questo mio viaggio insieme a lei. Almeno in modo simbolico poichè un giorno mi disse "se mai verro' a trovarti in India, lo faro' a piedi..." Io, invece,  ci sono arrivato con un volo dell'Air India!

La Picchioni, all'anagrafe: Cinzia Picchioni. Insegnate di Yoga volontariamente semplice, poichè attiva sostenitrice del movimento chiamato "Semplicità volontaria".

Cinzia infatti è anche autrice dell'omonimo testo e delle pillole (che sono anche divertentissime, come del resto lo è anche lei!) che periodicamente vengono messe online, sul sito del Centro Studi Sereno Regis di Torino.



Definire la Semplicità Volontaria, non è semplice... Forse perchè abbiamo perso di vista CHI SIAMO e COSA SIAMO VENUTI A FARE...ecco perchè Cinzia la definisce uno stile di vita, proprio come lo Yoga. E poi, se volete saperne di piu' ( e dobbiamo tutti saperne di piu'!!!) comprate il libro o godetevi le pillole.....sono senza effetti collaterali...
anzi uno ce l'hanno:  AUMENTANO LA CONSAPEVOLEZZA!

Comunque vi parlero' spesso della Picchioni e delle Picchionate....

...e concludo questo tributo con un ricordo fotografico della presentazione del suo libro,
che abbiamo fatto insieme lo scorso novembre
presso la Gastronomia Vegetariana di Raffaella Goria a Torino.






Beh...inutile commentare...le nostre espressioni parlano da sole...
e la serata è stata anche molto piacevole!
Ah...c'era anche il pubblico (proprio come a teatro), ed erano in tanti!!!